Orio al Serio, una disabile: «Lasciata a terra da Ryanair per la carrozzina a motore». L’aeroporto: colpa delle batterie- Corriere.it

2022-12-21 15:57:03 By : Ms. merry chow

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La denuncia di Valeria Roberta Vetrano, che era diretta a Bordeaux: «Esperienza disumanizzante». La spiegazione della società aeroportuale Sacbo: la potenza della batteria al litio eccedeva i limiti massimi consentiti a bordo degli aerei della compagnia

«Un’esperienza disumanizzante, che mi ha fatto sentire “diversa” come poche volte è accaduto in vita mia» : così Valeria Roberta Vetrano , pugliese abitante a Milano che da nove anni si sposta solo in sedia a rotelle elettrica per problemi di deambulazione racconta ciò che è successo lunedì sera all’aeroporto di Orio . È arrivata alle 20.15 per fare una vacanza a Bordeaux con una sua amica e il gatto e doveva decollare su un volo Ryanair delle 21.50, ma non ci è riuscita. I problemi sono nati al banco del check-in, dove le è stato vietato di imbarcare la sua sedia a rotelle, come aveva invece fatto moltissime volte in passato , anche su voli della stessa compagnia aerea. (L’intervento dell’Enac: «Accertamenti»)

Il problema era la batteria della sedia a rotelle: «Mi hanno detto — ha raccontato la donna sui social — che la batteria non era originale, che avrei assemblato il mezzo (eh?!?) . A questo punto presento la certificazione del costruttore. Niente da fare. Mi dicono di lasciare la parte motorizzata a terra (chiamata Stricker), se voglio partire. Insomma Ryanair ha la soluzione per tutto: lascia la carrozzina, vai a piedi! Che buona idea!». Il volo decolla senza la passeggera, che non riesce a salire nemmeno sui successivi, perché le proposte della disabile di ovviare al problema sono state respinte: «In tutto ciò l’assistenza disabili sparisce dopo dieci minuti e mi lascia appesa. Che dire, quella che è sempre stata una bella routine, viaggiare, vedere i miei amici, è diventata un’impresa inaccessibile per me (grazie Ryanair). Quello che penso di Ryanair, e del responsabile che neanche ha voluto mostrare il suo volto, non lo posso scrivere qui. Voglio solo dire che non ha a che fare con qualità come umanità, decenza, civiltà. Ho solo una parola: vergognatevi! »

Sulla vicenda interviene Sacbo , la società di gestione dell’aeroporto di Orio, che «comunica il proprio rammarico per le problematiche e informa di aver effettuato verifica dell’accaduto, da cui è emerso che una serie di concomitanti fattori ha condotto agli eventi oggetto della comunicazione inoltrata dalla Signora a diversi organi di stampa». La signora, dice Sacbo, «risulta essersi presentata al banco informazioni all’interno del terminal aeroportuale poco dopo le ore 20.30 per richiedere assistenza del personale di Sala Amica e partire con il volo per Bordeaux delle ore 21.50. Immediatamente, la signora è stata raggiunta dal personale di assistenza ed è stata accompagnata al banco check-in. Una volta giunta al banco check-in, le addette effettuavano la prevista verifica della prenotazione da cui emergeva che la signora non aveva compilato prima del volo l’apposito modulo online, previsto da Ryanair, per garantire l’accesso ai passeggeri che viaggiano con la propria sedia a rotelle elettrica . Le addette, come previsto dalle normative inerenti la sicurezza del trasporto aereo, richiedevano quindi la documentazione attestante la potenza della batteria al litio della carrozzina presentata. A richiesta delle addette, la signora Vetrano mostrava documentazione attestante una potenza della batteria al litio superiore al limite massimo consentito da Ryanair (300Wh) . Per la precisione, la documentazione presentata dalla signora Vetrano attestava una potenza di 522Wh. Comunicata alla signora l’impossibilità di accettare a bordo una batteria di potenza superiore a quanto previsto dalla compagnia aerea , le addette al check-in venivano invitate ad esaminare la targa indicante la potenza apposta sulla batteria al litio della carrozzina. Detta targa indicava una potenza di 300Wh non coerente con la documentazione a supporto precedentemente mostrata dalla signora . La discordanza dei dati di potenza della batteria al litio generava le problematiche di imbarco segnalate agli organi di stampa. Elementi concomitanti indicano che alla signora è stato offerto di completare con l’imbarco l’assistenza già avviata dal personale di Sala Amica (già dotato di sedia a rotelle del tipo normalmente utilizzato per l’imbarco di tutti i passeggeri in partenza dal nostro aeroporto) e di depositare nella propria auto la batteria la cui potenza non era certa. La signora Vetrano, alla luce della situazione descritta rinunciava al volo. A quel punto veniva informata che il personale aeroportuale aveva comunicato la sua situazione a Ryanair e invitata a contattare il vettore con il quale si erano state ipotizzate diverse soluzioni per permettere alla signora Vetrano il raggiungimento di Bordeaux. Il gruppo SACBO, rinnovando il proprio rammarico per l’accaduto, rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti».

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