Gravissimo dodicenne precipitato dalla tromba delle scale a scuola - News Prima

2022-12-21 15:47:52 By : Ms. Anas Cui

L'alunno è stato trasportato d'urgenza in ospedale avendo riportato diversi traumi e fratture.

Attimi di vera apprensione in una scuola di Saronno, in Lombardia, dove uno studente di soli 12 anni è caduto dalle scale facendo un volo di 4 metri. Immediato l'intervento dei soccorsi che lo hanno trasportato d'urgenza all'ospedale di Bergamo.

Una mattinata veramente movimentata al Collegio Castelli di Saronno, in provincia di Varese (Lombardia).

Ieri, martedì 13 dicembre 2022, verso le 8,30, come raccontato da Prima Saronno, uno studente di soli 12 anni, all'improvviso, è caduto dalla tromba delle scale della scuola, facendo un volo di circa 4 metri e schiantandosi drammaticamente al suolo.

Nell'immediato sono stati contattati i soccorsi: sul posto si è precipitata un'ambulanza, un'autoinfermieristica e un'automedica della Croce Rossa. Data la gravita della situazione è stato fatto arrivare anche un mezzo dell'elisoccorso decollato da Milano. L'alunno 12enne è stato subito trasportato d'urgenza all'ospedale di Bergamo.

L'alunno, di 12 anni, a quanto si apprende nella caduta dalla tromba delle scale (avvenuta da un'altezza di circa 4 metri) avrebbe riportato fratture a femore e omero destro e al polso sinistro e lesioni a un zigomo e all'arcata dentaria superiore. La dinamica dell'accaduto è ancora tutta da chiarire: non si sa infatti se il 12enne sia precipitato mentre si stava dirigendo verso la sua aula o se ne fosse appena uscito.

"Per il momento posso solo dire che siamo ovviamente vicini allo studente e alla sua famiglia e ci auguriamo che possa riprendersi al più presto - commenta don Alessandro Cesana, rettore del Collegio Castelli, che fa parte della Facec (Federazione ambrosiana per la cultura e l'educazione cattolica) e comprende la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado - Non sappiamo ancora di preciso cosa sia successo e stiamo collaborando con le forze dell'ordine per scoprirlo quanto prima".

Con le medesime dinamiche di quanto accaduto ieri a Saronno, si era verificato un episodio simile nel 2019 alla scuola elementare Pirelli di Milano.

Erano le 9,30 del mattino quando il bimbo ottenne dalle maestre il permesso di uscire da solo dalla sua classe per andare in bagno. Di ritorno dai servizi igienici, probabilmente "incuriosito dal vociare" dei bambini di un'altra classe che stava andando in palestra salì su una sedia girevole con le rotelle e si sporse dalla balaustra. Poi, perse l'equilibrio e, come raccontato da Prima Milano, cadde nel vuoto da un'altezza di circa 13 metri e mezzo. Questa la ricostruzione come si legge negli atti ufficiali.

Sulla morte del piccolo era stata inizialmente condannata la maestra con il rito abbreviato per concorso nell'omicidio colposo.

La sentenza, tuttavia, è stata ritirata dalla V Corte d'Appello mentre il processo di primo grado con rito ordinario alla maestra di sostegno, è ancora attualmente in corso. La collaboratrice scolastica, invece, che era accusata di "non avere vigilato sulla sicurezza ed incolumità dell'alunno" aveva già scelto il patteggiamento a due anni.

Le due insegnanti erano accusate di avere "omesso la dovuta vigilanza sul bambino" avendogli consentito di "recarsi ai servizi igienici fuori dall'orario programmato" violando così il regolamento dell'istituto e la direttiva della scuola avente ad oggetto la vigilanza sugli alunni e non accertandosi che fosse preso in carica dalla bidella nel tragitto fra la classe e il bagno.

In attesa delle motivazioni, l'assoluzione della maestra sembra compatibile con una dinamica dei fatti parzialmente diversa da quella ricostruita sinora, ovvero che il bambino sia salito sulla sedia, da cui poi precipitò, non all'andata verso il bagno, ma al ritorno verso la classe.

La bidella aveva raccontato, tra le altre cose, di non aver potuto seguire il bambino perché distolta dal dover ancora accompagnare altri due compagni in bagno.

Se la caduta fosse davvero avvenuta al ritorno, da un punto di vista giuridico si sarebbe spezzato il nesso di causa tra l'eventuale non accertamento da parte della maestra dell'accompagnamento effettivo da parte della bidella e la caduta mortale del bambino salito sulla sedia incustodita.