Caro bollette e il dramma dei disabili: costi triplicati e difficoltà sempre più gravi per migliaia di famiglie. La questione riguarda tutti, ma in particolare chi ha bisogno di macchine elettromedicali per vivere o carrozzine elettriche per spostarsi. L'appello delle associazioni, il silenzio di governo e politica.

Caro bollette e il dramma dei disabili: l’emergenza ignorata per l’aumento dei costi dell’energia. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Si parla e giustamente di famiglie e imprese in grave difficoltà per gli aumenti dei prezzi di metano e corrente elettrica, ma c’è un silenzio tombale sui disagi che stanno affliggendo le persone con disabilità motoria o che hanno a casa dei supporti elettromedicali che consumano moltissima energia.

Sull’argomento puoi leggere su invaliditàediritti l’articolo sul rischio chiusura di tanti centri per disabili e anziani per la crisi energetica.

Non se ne parla, il problema per molti evidentemente non esiste: eppure tante persone fragili (molto spesso in modo grave) hanno grandi difficoltà con bollette sempre più salate. Bollette che non possono permettersi di non pagare: spesso alimentano dei macchinari salvavita.

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Molti hanno diritto al bonus elettrico per disagio fisico (riconosciuto da Arera), ma non sempre, non tutti e a volte anche questo beneficio non basta.

La situazione in tanti casi è già drammatica. Ma soprattutto si consuma nell’indifferenza, anche dei partiti che sono impegnati nella campagna elettorale (quindi non c’è neppure la promessa di un intervento).

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A squarciare il velo dell’indifferenza, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish), che ha lanciato un appello al governo. La richiesta è esplicita: bisogna intervenire subito, il prima possibile.

Con l’aumento esponenziale delle tariffe la situazione rischia di diventare drammatica. In particolare per le tante persone con disabilità costrette a utilizzare dei dispositivi salvavita. Sarebbe importante, ha sostenuto Fish, immaginare un taglio completo dell’Iva e una decurtazione significativa dei costi della bolletta.

La disabilità accelera la povertà di interi nuclei familiari. È una conseguenza inevitabile, anche a fronte di sostegni da parte dello Stato che se ci sono non sono mai adeguati. Ora, con la crisi economica ed energetica, questo percorso di impoverimento si è accelerato in modo consistente, causando delle situazioni che rischiano di avere delle conseguenze gravissime. E a brevissimo tempo.

Tante persone con disabilità non sono riuscite ad accendere i necessari condizionatori d’aria quest’estate. Necessari per impedire alle persone costrette a letto la formazione di piaghe da decubito.

In tanti, proprio a causa della condizione di disabilità, hanno in casa apparecchiature elettroniche di domotica, ma funzionano solo se attivate con la corrente elettrica: il che significa costi che si impennano fino a diventare insostenibili.

Anche ricaricare una carrozzina elettrica sta diventando un lusso per tante persone con disabilità. C’è già chi rinuncia a utilizzarla, perché non può permetterselo.

Stanno ancora peggio i disabili costretti a utilizzare respiratori o attrezzature dello stesso tipo, che comportano un elevato consumo di energia elettrica.

Va ricordato, se ce ne fosse bisogno, che tante persone con disabilità sono costrette ad andare avanti con poche centinaia di euro al mese. Ma le spese sono tante senza dimenticare gli effetti sulle già scarse risorse di una inflazione che nel 2022 ha ripreso a galoppare in modo impressionante.

Per ora né il governo, né i partiti in campagna elettorale hanno risposto all’appello delle associazioni nate a tutela delle persone con disabilità. Non è un buon segnale, soprattutto se si considera che tutte le coalizioni al voto hanno dedicato una parte non irrilevante del programma elettorale proprio ai fragili.

Ma chi è più fragile di chi dipende da una macchina elettrica e non può pagare la bolletta?

Il presidente di Fish, Vincenzo Falabella, ha ribadito l’appello in una nota, dove ha chiesto «un intervento urgente di supporto al Governo uscente, per quelle che saranno ancora le sue competenze, nonché al Governo che emergerà dalle prossime elezioni, per evitare il rischio che tantissime persone con disabilità e le loro famiglie restino senza rappresentanza, in un quadro per loro già molto complicato, dopo due anni e mezzo di pandemia e le conseguenze che essa ha comportato».

«Fatto non certo trascurabile – ha aggiunto il presidente di Fish – è che il caro energia inciderà in maniera significativa anche sulla bolletta di luce e gas delle persone con disabilità, pensando in particolare a quelle che sono costrette ad utilizzare macchinari medicali. È palese che l’attuale situazione stia causando un ulteriore impoverimento di queste persone e delle loro famiglie, ciò che è del tutto inaccettabile».

Ma il caro energia sta colpendo in modo grave anche le onlus e le cooperative sociali che si occupano di disabilità, mettendo così a rischio servizi di welfare e sociosanitari.

«Rispetto al 2021 – ha reso noto la Legacoopsociali – si registra mediamente un incremento complessivo di costi per gas, energia elettrica, materie prime e forniture di circa il 600%. Di sola energia elettrica aumenti fino al 300% nel confronto delle bollette fra febbraio 2021 e febbraio 2022 come testimoniano le bollette delle cooperative. Sono rincari che vanno a colpire un settore dove si svolgono servizi di welfare e socio-sanitari rivolti alle persone più fragili come anziani non autosufficienti, sofferenti psichici, persone con disabilità».

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