È uscita la nuova edizione 2023 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine - Monferrato Web TV

2022-12-21 15:49:19 By : Mr. Dommy Zheng

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830 cantine selezionate, 8 Premi Speciali, 251 Impronte Go Wine L’evento di presentazione e premiazione si è tenuto giovedì 1 dicembre a Milano presso l’Hotel Melià Cantine d’Italia 2023 si presenta con 830 cantine selezionate, 251 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.550 vini segnalati, circa 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire.  La Guida è distribuita in libreria e a disposizione dei soci Go Wine

Si tratta di una Guida alle Cantine, con una sua identità specifica, non è una Guida tradizionale ai vini. Una Guida pensata per i turisti del vino, invita a camminare l’Italia del vino, racconta e scrive di vino partendo dalla “Cantina”. Ovvero la Cantina come luogo dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti. La Cantina che, nel corso degli anni, è diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio, perché invita al viaggio e comunica con la sua realtà un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi.

Una Guida che cresce in ogni edizione in sintonia con il crescente interesse verso il tema della narrazione che affascina sempre di più il variegato mondo degli appassionati.  Raccontando la cantina, si raccontano le vicende che stanno attorno al vino e aiutano meglio a comprendere il profilo di ogni realtà e ovviamente i vini che ciascuna cantina esprime. Una Guida che pertanto non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che intende essere un’occasione per generare cultura a favore del vino e dei suoi territori. E per far riflettere sull’importante ruolo che la viticoltura italiana sta svolgendo a favore della bellezza e della valorizzazione di tanti territori. Una Guida edita da Go Wine e che mantiene inalterata la sua mission: promuovere la grande accoglienza italiana in cantina e comunicare anche attraverso un volume l’identità dell’associazione.

«Vi è un obbiettivo di fondo che anima questa Guida – dichiara Massimo Corrado, presidente di Go Wine e direttore editoriale – raccontare attraverso l’Italia del vino una bella idea d’Italia, uno dei volti più belli del nostro Paese. Vigneto e vino ci conducono in ogni regione, in tantissimi siti ed angoli del Paese. La cantina è la meta, il luogo animato dove storie di vini e persone si intrecciano, dove il vino è la chiave per ascoltare il racconto di un luogo, di una terra, respirandone le atmosfere».

Il volume si apre con tre “Finestre sul vino”, interventi introduttivi a cura dei giornalisti Armando Castagno, Andrea Grignaffini e Luca Ferrua (Direttore de Il Gusto); Castagno e Ferrua hanno partecipato all’evento di presentazione della Guida a Milano conversando con Massimo Corrado, presidente di Go Wine e curatore del volume, nel dibattito moderato da Antonio Paolini.  Sempre all’insegna del tema del racconto, e rinnovando un’impostazione già praticata nelle precedenti edizioni, il volume si apre con dieci interviste a uomini e donne del vino, esponenti di cantine selezionate in Guida. Si tratta di: Romano Dogliotti, Caudrina (Piemonte), Vio Giobatta, Bio Vio (Liguria), Willi Stuerz, Cantina Tramin (Alto Adige), Sandro Tasoniero, Sandro De Bruno (Veneto), Giuseppe Rigoli, Fattoria Ambra (Toscana), Carla Fiorini, Fiorini (Marche), Fabrizio Santarelli, Castel de Paolis (Lazio), Elena Fucci, Elena Fucci (Basilicata), Pasquale Iuzzolini, Iuzzolini (Calabria), Lidia e Pietro Colosi, Colosi (Sicilia).

Nelle sue linee generali il volume si presenta come un articolato repertorio di cantine, presentate in ordine alfabetico per regione, ricco di dati e riferimenti. Un repertorio che si aggiorna in ogni edizione, con nuovi inserimenti ed alcune esclusioni. E con 11 cantine che ottengono per la prima volta il riconoscimento de L’Impronta. Da nord a sud si tratta di: Cascina Alberta (Piemonte), L’’Astemia Pentita (Piemonte), Kettmeir (Alto Adige), La Tordera (Veneto), Gigante (Friuli Venezia Giulia), Pakravan Papi (Toscana), Tenuta Argentiera (Toscana), Tenute Silvio Nardi (Toscana), Sant’Andrea (Lazio), Emidio Pepe (Abruzzo), Conti Zecca (Puglia).

Sono in totale 251 le “Impronte Go Wine” nell’edizione 2023: esse rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’Enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo. Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle singole cantine e su cui si definisce una loro valutazione. Sito: il luogo ove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico; ma anche sito da intendersi come il patrimonio complessivo di vigneti di cui dispone la cantina. Accoglienza: la vocazione della cantina ad “aprirsi” all’esterno al pubblico con una parallela attività, sia in ambito recettivo: agriturismo, B&B o ristorazione, sia svolgendo iniziative culturali che si rivolgono al mondo esterno. Vino: il profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’esito di una singola vendemmia; tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, della particolare cura verso specifiche tipologie di vini.

Nella speciale classifica per regioni che ogni anno si aggiorna, si conferma ai vertici la Toscana con 53 impronte, seguita da Piemonte (44) e Veneto (35). Sono 16 nella edizione 2023 le Cantine che raggiungono il vertice delle“Tre Impronte Go Wine”. Il parterre comprende: Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Ca’ del Bosco (Lombardia); Capezzana (Toscana); Castello Vicchiomaggio (Toscana); Ceretto (Piemonte); Donnafugata (Sicilia); Feudi di San Gregorio (Campania); Ferrari (Trentino); Florio(Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria);Malvirà (Piemonte); Masciarelli(Abruzzo); Planeta (Sicilia); San Felice (Toscana).

Per la quarta edizione consecutiva, la Guida presenta i “Percorsi Autoctoni”: con il simbolo dell’acino in carrozzina (legato al tour di Autoctono si nasce di Go Wine in Italia) vengono segnalate cantine che hanno condotto nel recente periodo un lavoro di ricerca e attenzione a favore di vitigni autoctoni, con un occhio di riguardo da parte della Guida verso quelli rari o comunque meno conosciuti. Il simbolo va infatti ad evidenziare un’altra caratteristica del volume: quella di dare voce, attraverso la narrazione di tanti vignaioli, anche al loro impegno a favore della viticoltura di territorio. La selezione che si ricava rappresenta un panorama davvero straordinario di vitigni e di vini.

La Guida assegna infine 8 “Premi Speciali”: intendono porre in evidenza alcuni temi della Guida e attribuire riconoscimenti a cantine che hanno raggiunto particolari livelli di eccellenza in determinati ambiti.  Ecco la sequenza dei premi speciali di Cantine d’Italia 2023:

Premio “Alto Confort” per il Relais aziendale dell’anno: Palas Cerequio – MICHELE CHIARLO (Calamandrana, Piemonte); Premio “Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell’anno:  Giardino L’Olivella – L’OLIVELLA (Frascati, Lazio); Premio “Cantine Meravigliose” per l’EnoArchitettura dell’anno: CASTELLO DI SPESSA (Capriva del Friuli, Friuli Venezia Giulia);  Premio Enocultura:  Museo della Civiltà del Vino Primitivo – PRODUTTORI DI MANDURIA (Manduria, Puglia); Premio “Autoctono si nasce”:  Lambrusco di Sorbara Radice – PALTRINIERI (Sorbara, Emilia Romagna); Premio “Buono…non lo conoscevo!”:  Toscana igt Rosso Colorino del Corno – TENUTA IL CORNO (San Casciano Val di Pesa, Toscana); Premio “Vini Storici d’Italia”:  Montepulciano d’Abruzzo – EMIDIO PEPE (Torano Nuovo, Abruzzo); Premio “Gioacchino La Franca”, riconoscimento della Community dei soci Go Wine per l’esperienza in cantina dell’anno: TENUTA SANT’ANTONIO (Mezzane di Sotto, Veneto).

Il Piemonte è ai vertici della Guida con oltre 130 cantine recensite e con ben 44 Impronte Go Wine. 

Le Tre Impronte, ovvero il massimo riconoscimento per l’esperienza enoturistica, vanno alle cantine piemontesi Ceretto, Fontanafredda e Malvirà. 

Il Premio “Alto Confort”, per l’ospitalità aziendale dell’anno, ovvero uno degli 8 Premi Speciali, va alla cantina Michele Chiarlo di Calamandrana, per Palàs Cerequio. Un riconoscimento ad una geniale intuizione, che ha condotto a creare, nel cuore di uno dei più importanti siti della Langa del Barolo, un’ospitalità di gran gusto, affiancata da un eccellente ristorante. Con grandi vigne attorno, in un paesaggio da favola, ovvero una delle migliori esperienze che un enoturista può compiere.

Le cantine Cascina Alberta di Treiso e L’Astemia Pentita di Baroloconseguono per la prima volta il riconoscimento de L’Impronta. 

Alleghiamo a seguire l’elenco delle cantine piemontesi che hanno ottenuto in questa edizione il riconoscimento de L’Impronta Go Wine:

Ascheri Boglietti Enzo Bovio Gianfranco Braida Brezza Giacomo & Figli Bricco Maiolica Broglia Piero – Tenuta La Meirana Burlotto Comm. G.B. Cascina Alberta Cascina Chicco Castello di Razzano Castello di Tagliolo Castello di Verduno Centovigne Ceretto Chiarlo Michele  Contratto Giuseppe Cordero di Montezemolo  Correggia Damilano Fontanafredda Forteto della Luja L’Astemia Pentita La Raia Malvirà Manzone Giovanni Marchesi Alfieri Marchesi di Barolo Marchesi di Grésy – Cisa Asinari Montalbera  Negro Angelo & Figli Oddero Poderi e Cantine Palladino Pecchenino Poderi Luigi Einaudi Diego Pressenda Rabajà – Bruno Rocca Sordo Giovanni Tenuta Carretta Tenuta Montemagno Travaglini Giancarlo Vajra G.D. Vietti Villa Sparina

La Guida Cantine d’Italia 2023 è edita dall’associazione Go Wine e nasce da un’idea di Massimo Corrado che ne cura il coordinamento e la direzione editoriale. Conferma l’impegno dell’associazione volto ad affermare, anche attraverso la Guida, i principi ispiratori dell’attività associativa. La redazione Go Wine cura la redazione di tutto il volume e del repertorio delle cantine selezionate, con i contributi e le segnalazioni di giornalisti e delegati Go Wine in Italia. Le 830 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all’esperienza diretta.  Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni dacontattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere. Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l’accoglienza e i vini. Resto confermato lo spirito dell’opera: spingere l’appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d’elezione.

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